L'arroganza del Matteo


Qualcosa li accomuna oltre al nome: l'arroganza.
Entrambi erano convinti di essere invincibili ed hanno cercato l'occasione per giocarsi tutto, l'uno con il referendum, l'altro con le elezioni in Emilia-Romagna, ed entrambi hanno perso.
Probabilmente i bagni di folla con gente plaudente fanno scattare il delirio di onnipotenza, dimenticando che tra le virtù da possedere da parte di un uomo politico deve annoverarsi  l'umiltà.

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