Il cerchio chiuso
La politica sembrerebbe difficile, invece è una figura geometrica, si parte da un punto e si traccia un cerchio. Fratelli d'Italia, Meloni , dall'essere al di fuori dell'arco costituzionale, si ritrovano al governo, quasi a loro insaputa, grazie anche al masochismo degli avversari bisogna dire. Hanno fatto i conti col passato, dicono di sì, il fascismo non esiste più, appartiene al passato, intanto hanno rapporti con Forza Nuova, Casapound, la seconda carica dello stato ha in casa un busto del duce. Inevitabile, il cerchio si chiude. La Lega, Salvini, dal solo nord di Bossi si passa all'intera nazione, dal razzismo settentrionale al razzismo a tutto tondo, e che pena mi fanno quei meridionali che simpatizzano e peggio votano per la Lega, praticamente la vittima che solidarizza col carnefice, visto che la parola più gettonata a Pontida rimane sempre:terroni! Ed il cerchio si richiude. Forza Italia, Tajani, alla scomparsa di Berlusconi si pensava dovesse scompari